Una donna del Nebraska si è dichiarata colpevole di aver aiutato sua figlia ad abortire farmacologicamente l’anno scorso. Il procedimento legale contro di lei dipendeva dalla decisione di Facebook di fornire alle autorità messaggi privati ​​tra quella madre e la figlia diciassettenne in cui si discuteva dei piani di quest’ultima per interrompere la gravidanza.